progetto swoads2 recupero opera de matteis
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Altra vittoria del progetto SWOADS2: ritrovata un’opera di De Matteis

Un prezioso dipinto scomparso quasi 40 anni fa e ritrovato grazie a un’indagine finalizzata al contrasto della vendita di beni culturali sui siti dedicati all’e-commerce: è la “Venere in Amore”, attribuita al maestro Paolo De Matteis, tra i più rappresentativi della stagione barocca nel Regno di Napoli, rubata nel 1986 da Palazzo Chigi – Albani, di Soriano nel Cimino, in provincia di Viterbo.

La scoperta è arrivata grazie al lavoro dei Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Palermo nell’ambito delle operazioni contro il traffico illecito di beni archeologici e di furti di beni culturali. I successivi controlli presso la Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti hanno permesso di individuare la provenienza del dipinto e far partire le indagini per trovare il venditore.  

L’operazione è solo l’ultima di un’ampia strategia nazionale di prevenzione: SWOADS2 (Stolen Works of Art Detection System 2) è il nome del progetto finanziato dal Programma nazionale ISF 2021-2027 che grazie all’intelligenza artificiale riesce a scansionare il web e a individuare e recuperare opere d’arte rubate, anche reperti archeologici non catalogati.  

Fino a oggi ha portato rilevanti risultati: 242 i beni recuperati solo dal Nucleo TPC dei Carabinieri di Palermo e della sezione di Siracusa. Di questi, 124 erano beni archeologici. Il valore economico complessivo di quanto ritrovato supera gli 875mila euro.

Tra le altre operazioni di rilievo c’è il sequestro a Bologna di due dipinti attribuiti al maestro Giuseppe Maria Crespi e messi in vendita su un sito web di una casa d’aste: le opere d’arte sono state segnalate dalla Sezione elaborazione dati del Comando Carabinieri tutela Patrimonio culturale dopo alcuni controlli su dei portali dedicati all’e-commerce.

L’attività di prevenzione è alla base della strategia di intervento del Nucleo TPC: solo nel 2024 sono stati effettuati 496 controlli in musei archivi, biblioteche e aree archeologiche che hanno consentito di acquisire dati e informazioni e poi incrociarle con quelle presenti nella Banca dati. Prevenzione che è stata applicata anche con verifiche in negozi di settore, mercatini dell’antiquariato e fiere per contrastare la ricettazione di beni rubati.  

Risultati che non sarebbero stati possibili senza i finanziamenti del Programma nazionale del Fondo Sicurezza Interna (ISF) 2021/2027 che sostiene il Paese nella prevenzione e nel contrasto ai fenomeni criminali.