

Comitato di Sorveglianza ISF. Dalle buone performance del Programma 21-27 alla storia di successo 2014-2020
Alle Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia l’Autorità di gestione e i membri del Comitato tracciano il consuntivo e le prospettive per il futuro
Avanzamento del Programma, azioni di comunicazione, stato di salute degli investimenti. Sono questi i principali punti esaminati dal Comitato di sorveglianza del Programma nazionale Fondo Sicurezza Interna che si è riunito, nella sua terza seduta, il 5 giugno 2025, presso il Complesso monumentale di Santo Spirito in Sassia - Corsie Sistine, a Roma.
L’Autorità di gestione, Stefano Gambacurta, ha aperto il pomeriggio di lavori con Claudio Catalano della Direzione Generale Migrazioni e Affari Interni della Commissione europea. Gambacurta ha ricordato l’importanza di queste giornate per dare conto degli obiettivi raggiunti e confrontarsi con le amministrazioni finanziate dal Programma e i soggetti deputati al controllo. Ha poi posto l’accento sulle opportunità offerte dai nuovi strumenti digitali, come l’intelligenza artificiale e i computer quantistici, nella corsa ad una maggiore sicurezza. «Il Programma ISF ha una particolare vocazione all’aggiornamento tecnologico delle forze di polizia e del sistema di sicurezza in senso lato: è un’occasione irripetibile perché consente di sviluppare progetti che vanno in questa direzione». In poco più di 2 anni di attività «abbiamo programmato spese per il 90% dello stanziamento iniziale, quindi 143milioni, e superato il target di spesa del 10%. Questo ci ha consentito di ottenere una dotazione aggiuntiva di 18 milioni di euro di sola quota europea». La risposta dai beneficiari non è tardata ad arrivare con richieste per 188milioni di euro.
L’Autorità di gestione ha poi voluto segnalare il cambio di passo della campagna di comunicazione, prima incentrata solo su un evento annuale e ora, invece, collocata «in un contesto più ampio e organico» che utilizzerà una pluralità di strumenti.
Claudio Catalano, in rappresentanza della Commissione europea, ha ricordato che il superamento del target del 10% costituisce un traguardo che merita apprezzamento e, peraltro, «più difficile da raggiungere per quegli Stati che hanno un tasso di cofinanziamento al 50%».
Davide Milano, Responsabile dell’ufficio gestione del Programma ISF, ha illustrato lo stato dell’arte. «Ad oggi siamo a 47 proposte progettuali approvate, di cui 36 finanziate attraverso call per un totale di oltre 56milioni di euro. In totale 10 le call chiuse: nove call for action e una call for proposal».
Valentina D’Urso, Direttore della Segreteria tecnico-amministrativa per la gestione dei fondi europei e dei Programmi nazionali, ha poi fatto una carrellata delle principali attività svolte nel corso dell’ultimo anno a partire dalla presentazione del nuovo sito internet fino all’istituzione del gruppo di lavoro tematico sull’e-procurement riunitosi per la prima volta a fine maggio.
D’Urso ha parlato anche degli obiettivi della nuova strategia di comunicazione, «finalizzata a migliorare il livello di percezione e conoscenza del programma tra i cittadini, i beneficiari e gli stakeholder, per far conoscere opportunità e risultati attesi e dare il senso dell’impegno costante».
Sugli obiettivi e sulla nuova strategia di comunicazione è intervenuto Raffaele Paciello, Communication and Public Policy Manager di Fondazione Brodolini, società che supporta l’Autorità di gestione nell’attività di comunicazione, che ha ricordato l’importanza di lavorare sulla percezione della sicurezza valorizzando quella che circonda i cittadini.
Durante i lavori è stato dato ampio spazio alla dimensione di valutazione indipendente, sia rispetto alle attività realizzate nel periodo 2014-2020 che rispetto a quelle in corso per il ciclo di programmazione 2021-2027. In particolare, il valutatore indipendente ha evidenziato come dalla valutazione intermedia del Programma 2021-2027 si possa certamente rilevare un positivo andamento soprattutto in termini di governance, oltre che di attuazione. Elemento questo che in parte è frutto anche delle lezioni apprese dal passato e che possono sintetizzarsi in una vera e propria “storia di successo” in termini di impatto organizzativo e operativo generato dagli investimenti ISF per il sistema pubblico italiano.
Video Comitato di Sorveglianza ISF