Un Sistema Che Monitora e Protegge I Parchi Archeologici Della Macro Regione SUD
Un sistema che monitora e protegge i parchi archeologici della macro Regione SUD
Ammesso a finanziamento il progetto Archaeological Parks Security & Safety Management Platform
DATA PUBBLICAZIONE
21/11/2024
Il patrimonio artistico, storico e archeologico di un Paese è lo specchio del suo popolo, della sua cultura e delle sue tradizioni. L’Italia, per l’ampiezza del suo patrimonio culturale, è da sempre uno dei paesi più esposti a furti, saccheggi archeologici, traffici illeciti, falsificazione e anche vandalismo delle opere. Il contrasto ai crimini contro il patrimonio culturale richiede un impegno costante e una collaborazione multidisciplinare tra le varie istituzioni coinvolte; in questo contesto l’utilizzo di strategie innovative e di nuove tecnologie digitali, risulta fondamentale.
Il progetto “Un nuovo sistema integrato per la sicurezza, il monitoraggio e la tutela del patrimonio dei Parchi Archeologici della Macroregione Sud - Archaeological Parks Security&Safety Management Platform (APSSMP)”, ammesso a finanziamento dal Programma Nazionale Sicurezza per la Legalità, intende prevenire e contrastare le attività illegali e i fenomeni criminali, e allo stesso tempo presidiare la sicurezza delle aree archeologiche terrestri e marine (sommerse) di tutte le regioni del Sud, attraverso una piattaforma tecnologica dalle funzionalità avanzate, in grado di operare sull’intero territorio interessato.
Digitalizzando sia le procedure operative e amministrative, che il patrimonio archeologico, si intende prevenirne il danneggiamento e il furto, contenerne il degrado e garantirne il presidio.
La nuova “Archaeological Parks Security&Safety Management Platform (APSSMP)”, consentirà infatti di integrare sia le informazioni su beni archeologici e patrimonio, che quelle su operatori (funzionari, personale, collaboratori, maestranze, ecc.) e visitatori. Il progetto parte dal presupposto che solo un sistema che tenga conto delle risorse umane presenti e del tempo lavorativo effettivamente a disposizione, possa garantire un processo efficace nel quale la conoscenza dello stato di sicurezza delle aree, si integra con l’intervento da mettere in atto da parte delle strutture dei Parchi Archeologici.
Finanziato per un valore complessivo di 31 milioni di euro in favore della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura, il progetto permetterà di monitorare le aree archeologiche terrestri e subacquee, controllare e gestire la sicurezza del patrimonio e delle persone e soprattutto creare un sistema uniforme per la catalogazione, la digitalizzazione e la mappatura del posizionamento dei reperti e delle aree a rischio nei siti archeologici. Il sistema sarà utilizzabile anche dalle Forze dell’Ordine che potranno quindi effettuare un controllo costante e capillare anche sulla movimentazione dei reperti archeologici di maggior valore.
Con le funzionalità innovative che la piattaforma consente di realizzare, il progetto intende proseguire nel solco di una più ampia strategia, cui ha concorso anche il Programma Operativo Nazionale Legalità 2014-2020, di contrasto ai crimini contro il patrimonio culturale e di collaborazione internazionale per combattere il traffico illecito di beni culturali su scala globale.