Il nostro patrimonio ambientale ha un valore inestimabile. La sua tutela è fondamentale, non solo per il benessere del pianeta e della nostra salute, ma anche per preservare una ricchezza che genera ritorni economici importanti in termini di agricoltura e turismo. I crimini contro l’ambiente che deteriorano gli ecosistemi, contribuiscono alla riduzione della biodiversità, minano la salute, sono quindi estremamente pericolosi, non solo a livello ambientale, ma anche economico e sociale. Il Comando unità forestali ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri (CUFA) è costantemente impegnato per prevenire e reprimere questi fenomeni ed è proprio per svolgere al meglio questa attività che ha ideato il progetto Smart forest environmental monitoring - analisi, algoritmi e portale conoscitivo, ammesso a finanziamento dal PN Sicurezza per la legalità per un importo di 30 milioni di euro.
Si tratta di sviluppare ed implementare un sistema tecnologico che sia in grado di raccogliere, gestire, integrare e creare correlazioni di dati di monitoraggio ambientali, insieme a meccanismi di alert automatici a supporto di una rete di controllo e verifica delle attività criminali sulle aree forestali, rurali e periferiche delle città.
Il progetto applicherà delle tecnologie remote sensing da piattaforma satellitare che verranno poi gestite a terra da squadre di monitoraggio equipaggiate con strumentazioni altamente tecnologiche. L’obiettivo è sviluppare un programma integrato di osservazione della terra che renda possibile il monitoraggio e la mappatura delle foreste e dell’ambiente, integrando altri sistemi simili già operativi come: l’inventario forestale nazionale (INFI), il programma di Controllo degli Ecosistemi Forestali (ConEcoFor) sullo stato di salute delle foreste, la rete NEC Italia per l’applicazione della Direttiva National Emission Cieling, le banche dati SIAN di Agea, i dati satellitari della costellazione IRIDE, realizzata con fondi PNRR, e quelli del Sistema integrato di monitoraggio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, realizzato anch’esso con fondi PNRR. In questo modo si potranno individuare tempestivamente i disturbi del bosco e dell’ambiente in generale: utilizzi forestali illegali, eventi meteorici estremi, attacchi parassitari e fitopatie, incendi e dissesti idrogeologici, discariche abusive, traffico illegale di rifiuti. Si tratta di un’attività di prevenzione e monitoraggio strategica, basti pensare, ad esempio, a quante notizie di incendi abbiamo assistito nel corso dell’estate che sta per terminare e a quanto sia importante individuarli quanto prima per poter intervenire prontamente o persino poterli prevenire.
L’obiettivo ultimo del progetto è dotare il Comando unità forestali ambientali e agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri di adeguati strumenti di controllo che siano in grado di effettuare analisi su dati ed informazioni provenienti da sistemi eterogenei con la finalità ultima di rafforzare la legalità e contrastare fenomeni criminali e consentire a tutti noi di vivere in un ambiente più salutare e in sistema socio/economico più equilibrato e con sempre più elevati margini di sviluppo.